Com’è il Natale in Europa? Quali sono le tradizioni, le usanze e le tipicità in capitali come Praga, Berlino, Madrid e Londra?
Quest’anno mi sono fatta questa domanda: se le tradizioni natalizie qui in Olanda sono caratterizzate dal profumo di cannella, oliebollen e kerststol, come festeggeranno il Natale in altre città o capitali europee? Per rispondere a questa domanda ho pensato di contattare qualche collega in giro per l’Europa. E ne è venuto fuori questo simpatico articolo con cui faremo insieme un piccolo viaggio in Europa.
LA MIA TRADIZIONE IN PUGLIA
Partiamo da qui, le mie origini.
Se mi segui da un po’ saprai che sono nata a Taranto, una delle città più chiacchierate del sud Italia, una città che ho lasciato ormai più di dieci anni fa per trasferirmi prima al Nord Italia per studiare e poi ad Amsterdam. La mia tradizione natalizia era quella di riunirci a casa dei nonni la sera del 24 dicembre con una tavolata di minimo 15/20 parenti. Cena rigorosamente di pesce che inizia alle 19. Ancora oggi nonna Pina prepara le sue famose linguine agli scampi, pasta al forno e dolci di ogni genere. E una volta finito di mangiare si gioca tutti insieme a tombola o al mercante in fiera fino a mezzanotte, orario in cui diventa d’obbligo andare alla messa di Natale.
La cena della sera della Vigilia non è che il preludio alla mangiata non-stop tra Natale e Santo Stefano in cui non possono mancare, tra le molte cose, gli struffoli, dolcetti fritti ricoperti di miele, e i pezzetti di cannella, biscottini alla cannella che sono una specialità di mia nonna, decisamente più buoni dei biscotti olandesi 😀
LA MIA TRADIZIONE IN OLANDA
Però da quando vivo ad Amsterdam, le mie tradizioni natalizie sono leggermente diverse.
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Finiti i festeggiamenti per Sinterklaas – qui l’articolo per saperne di più su quest’usanza olandese – le luminarie risplendono nelle vie e sui palazzi, ad ogni angolo si trovano baracchini di oliebollen e si vendono gli alberi nei supermercati. Il luogo di unione e di raccolta resta sempre la propria casa, mentre i tanti turisti che affollano la città si devono accontentare di qualche ristorante aperto per l’occasione.
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Ma torniamo a noi: come festeggiano il Natale a Berlino, Praga, Madrid? Decisa a trovare una risposta, ho pensato di contattare qualche collega in giro per l’Europa. Ho chiesto loro se potevano aiutarmi raccontandomi come ci si prepara a questa grande festa nella città in cui vivono e lavorano. Volevo avere un punto di vista local, ovvero di qualcuno che, come me, si è trasferito da parecchi anni e che dell’amore per la sua città ne ha fatto un lavoro. Le loro risposte mi hanno parecchio incuriosita, per cui ho pensato di raccoglierle in un unico articolo, nella speranza che ti possano interessare come è stato per me!
Ti anticipo subito che in ogni città c’è qualche particolarità, qualche tradizione curiosa, ma tutte sono legate tra loro da alcuni fattori comuni che non mancano da nessuna parte: la voglia di gironzolare per mercatini natalizi, di riunirsi con le persone più care, di bere bevande calde e di mangiare a volontà! 😊
BERLINO – IL RACCONTO DI MARTA
La mia collega “berlinese d’adozione” Marta, di Berlin Kombinat Tours, mi ha raccontato molte cose interessanti…
Alles still! Tutto tace! Così descrive Theodor Fontane la sua Berlino nella poesia omonima, dedicata al Natale. Sotto le feste natalizie Berlino si svuota. Chi si gode la particolare atmosfera sono i turisti, gli amici e i familiari. La vivacità della città si ritrova nei numerosi mercatini natalizi. I mercatini classici primeggiano nelle principali e storiche piazze cittadine.
Lontano dalle vie e piazze più bazzicate prendono vita i mercatini alternativi: green ed ecosostenibili, diy e d’artigianato, second hand, culinari o dedicati all’arte e design.
Si compra qualche dolce della tradizione come lo stollen (pan dolce a base di frutta secca e spezie), i lebkuchen (biscotti al miele, talvolta con frutta secca). Il profumo di spezie e in primis cannella pervade tutti i mercatini: non è Natale se non si beve in compagnia un bicchiere di Glüwein caldo. Per gli astemi c´è il Kinderpunch.
Le case vengono addobbate: candele o lumi artificiali a rappresentare le quattro settimane dell’avvento, stelle illuminate o lucine colorate alle finestre o sulle terrazze. L’albero è l’altro grande protagonista in città. Comprato verde in uno dei vari vivai, che per l’occasione riempiono ogni angolo della città, viene abbandonato lungo il marciapiede già il giorno dopo Natale.
E alla fine arriva la vigilia. Niente stravaganze e pomposi piatti. Insalata di patate e wurst vari sono la quintessenza della tradizione berlinese. A Natale si fa più sul serio. A tavola si serve oca arrosta e ripiena, crauti, knödel di polenta o di pane.
Ma Berlino è famosa per essere fuori dagli schemi. Si mantiene morigerata, silenziosa, intima e rispecchia chi ci vive e chi vuol vivere il periodo di Natale a modo suo.
PRAGA – IL RACCONTO DI LUCA
Il mio collega della Repubblica Ceca, Luca di Turisti per Praga, racconta invece così il periodo natalizio nella città di Praga:
In Repubblica Ceca ci sono diverse tradizioni natalizie , che hanno origini molto lontane. Il giorno più importante e in cui si festeggia è il 24 dicembre, chiamato Giorno Generoso. La mattina si prepara l’albero di Natale e si aspetta la cena, digiunando . Si dice che se non si mangerà fino alla sera ci sarà la possibilItà di vedere il maiale d’oro, la cui visione è di buon auspicio per l’anno nuovo.
Il piatto tipico della cena è la carpa. Qualche giorno prima di Natale le piazze di Praga e di tutte le città e villaggi cechi si riempiono di vasche piene di pesci. In passato, la carpa si acquistava qualche giorno prima, viva, e si metteva nella vasca da bagno fino al giorno dei festeggiamenti. Prima della cena viene messa una squama di questo pesce sotto ogni piatto (porterà ricchezza nell’anno nuovo). La cena prevede zuppa di carpa, carpa fritta e insalata di patate (simile alla nostra insalata russa) e poi tantissimi dolci, fra cui i biscotti tradizionali, i cukrovi e il pan di zenzero.
Dopo cena, intorno alle 20, una campanella annuncia il passaggio di Jezisek (Gesu’ Bambino) che porta i regali. Dopo essersi scambiati i regali e aver cantato di fronte all’albero, ci si rilassa davanti alla tv guardando le favole, mangiando dolci e bevendo vino, birra o la medovina (il loro vino di miele caldo, tipica bevanda invernale).
LONDRA – IL RACCONTO DI CATERINA
Caterina di La mia vita a Londra ci racconta della famosissima Londra. Innanzitutto, l’aria di festa a Londra si “accende” con le Christmas Lights, le illuminazioni natalizie a tema, ogni anno diverso, nelle strade più belle e famose: Regent Street, Carnaby Street e Covent Garden.
Prosegue poi con la tradizione di indossare, nelle riunioni dicembrine, familiari e non, il “Christmas Jumper”, il maglione rosso e verde con la renna di Babbo Natale in rilievo. Tradizione un tempo riservata solo ai più piccini ma, grazie a Mark Darcy nel film Bridget Jones, è ormai estesa a tutti, anche agli ineccepibili manager durante la festa aziendale, solitamente la Domenica prima di Natale, per lo scambio degli auguri.
Ma la più bella e seguita resta sempre la tradizione del Christmas Pudding, il dolce tipico del giorno di Natale. Per consuetudine, il Christmas Pudding deve essere preparato in largo anticipo, almeno 5 settimane prima di Natale, nella cosiddetta Domenica del Mescolamento, affinché i vari sapori si amalgamino per bene. Il giorno di Natale, sarà poi adornato con foglie di vischio e bacche rosse, irrorato con brandy e infine, qualche istante prima di portarlo in tavola, sarà fatto fiammeggiare, sprigionando l’aroma di arancia per tutta la sala, tra gli applausi dei commensali.
Sempre alla cena di Natale, perchè il popolo inglese è molto goliardico a modo suo, vi è la tradizione dei Christmas Cracker! Si tratta di un tubo, confezionato con carta dorata o argentata, a mo’ di caramella, e posto ad adornare la tavola, uno per commensale. Finita la cena, dopo aver gustato il pudding, tutti gli ospiti, a coppia, tireranno, ciascuno un’estremità del cracker dalla propria parte. Nel rompersi, i cracker emetteranno innanzitutto un leggero botto, da qui il loro nome, e poi sveleranno la piccola sorpresa contenuta all’interno, solitamente corone di cartoncino dorato, che saranno indossate poi da tutti i familiari durante il resto della serata.
MADRID – IL RACCONTO DI VALENTINA
Infine, ci spostiamo in un paese decisamente più caldo come la Spagna, dove le tradizioni cambiano, come ci racconta Valentina di I Love Spagna:
Con le sue numerose attività culturali e ricreative, infatti, Madrid è una delle mete più popolari d’Europa nel periodo natalizio. Tra le tradizioni più importanti c’è passeggiare per i mercatini di Natale di Plaza Mayor. Il mercatino di Natale di Plaza Mayor è il più tipico e famoso di Madrid. Qui potrete trovare di tutto: ornamenti per l’albero di Natale, decorazioni natalizie, prodotti artigianali e prodotti tipici della gastronomia spagnola.
Mangiare torrone e marzapane: sono i dolci natalizi più tipici in Spagna. Il torrone viene preparato con miele e mandorle. Anche per il marzapane si usano le mandorle, che assumono le figure più svariate. In questo caso gli spagnoli danno sfogo alla fantasia creando dolci a forma di campane, pesci o addirittura di lumache! Secondo la tradizione, torrone e marzapane non devono mai mancare a casa durante il periodo di Natale e per essere buoni padroni di casa dovrete offrire sempre ai vostri ospiti un vassoio pieno di dolci natalizi.
I 12 chicchi d’uva di Capodanno: una delle tradizioni natalizie più comuni a Madrid, ed in tutta la Spagna in generale, è quella dell’uva di Capodanno. Secondo la tradizione la notte di Capodanno bisognerà mangiare i chicchi d’uva allo scoccare della mezzanotte. Si dice che chi mangia l’uva godrà di 12 mesi di prosperità per l’anno nuovo.
Sfilata dei Re Magi: a Madrid, come in altre città della Spagna, il 5 gennaio viene organizzata una sfilata, detta “Cabalgada de los Reyes Magos”, con carri allegorici, luci, música e i Re Magi, che distribuiranno caramelle per tutti i bambini (ed i grandi) che assistono alla sfilata.
E tu che mi dici? Quali sono le tue tradizioni natalizie?
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