I tulipani nella storia dell’arte

I fiori e più precisamente i tulipani, hanno ispirato moltissimi artisti nel corso dei secoli. Ci sono infatti moltissime rappresentazioni di tulipani nella storia dell’arte mondiale.

I tulipani hanno una storia coinvolgente raccontata nel corso dei secoli attraverso le veloci pennellate, i filamenti dei tessuti e le superfici delle ceramiche.

Hanno attraversato il Medio Oriente fino ad arrivare nei Paesi Bassi, e successivamente in tutti gli altri paesi dell’Europa affascinati dalla bellezza di questo fiore.

IL TULIPANO NELL’ARTE

Infatti, il tulipano è stato coltivato la prima volta durante l’età dell’oro dal Sultano Solimano il magnifico ad Istanbul e la sua prima tipologia prese il nome di “luce del Paradiso”.

Questo fiore, in modo stilizzato, compare come elemento decorativo dai manufatti più piccoli fino a essere soggetto di vere e proprie opere d’arte non solo in tutto il  Medio Oriente. Quando i Paesi Bassi hanno iniziato a importare i bulbi di tulipano non aveva una chiara idea di utilizzo fino a quando, dopo averli piantati nel terreno adatto/azzeccato, si sono accorti dei bellissimi fiori che sbocciavano.

I tulipani sono tra i fiori più rappresentati nei dipinti seicenteschi, specialmente ad Amsterdam, la capitale del business dei tulipani. Molti artisti li hanno rappresentati nelle loro nature morte come simbolo di raffinatezza e di eleganza, ma anche di precarietà della vita e dei suoi piaceri.

JAN BRUEGHEL IL VECCHIO”Vaso di Fiori”

Questo pittore fiammingo meritò i soprannomi di “Brueghel dei velluti, dei fiori e del paradiso” in ragione sia dei suoi soggetti preferiti e sia in riferimento ai toni vellutati dei suoi colori.

Al termine della sua vita si dedicò ampiamente al tema delle nature morte, come nel caso del dipinto “Vaso di Fiori”, conservato al Rijkmuseum di Amsterdam. In questo dipinto il vaso di fiori emerge dallo sfondo scuro: è un bouquet che raccoglie tantissimi tipi di fiori.

Qui sono mostrati al pubblico in tutta la loro bellezza, tra cui non mancano, ovviamente, i delicatissimi tulipani.

JACOB MARREL“Natura morta con vaso di fiori e rana  morta”

Anche in questa natura morta conservata al Rijkmuseum di Amsterdam, il pittore, disegnatore e incisore tedesco attivo a Utrecht durante il secolo d’oro olandese, dà un ruolo da protagonista ai tulipani.

Questi tulipani elegantemente si muovono nello spazio ombroso minacciati però dalla presenza della rana morta, segno della caducità del tempo e dei  piaceri della vita.

MARIA SIBYLLA MERIANtulipano, due conchiglie e due rami di mirto”

La naturalista tedesca Maria Sibylla Merian è stata una figura rivoluzionaria non solo nel mondo scientifico ma anche artistico, poichè le sue composizioni di piante, hanno affascinato il pubblico di tutta Europa.

In questo acquerello è evidente la delicatezza col quale, durante il suo soggiorno ad Amsterdam, raffigura il tulipano centrale incorniciato da due conchiglie e due rami di mirto.

Come quest’opera, tantissime altre raffigurazioni di stampo scientifico, con i tulipani protagonisti, sono esibiti al Rijkmuseum.

I TULIPANI E LE CERAMICHE

La comparizione dei tulipani non avvenne solo nei dipinti o nei libri scientifici, ma anche come decorazione delle ceramiche, dei vasi, dei piatti, delle piastrelle, abiti e così via. Fino a proseguire nel corso del tempo senza mai arrestarsi l’interesse per questo fiore.

Il tulipano era un fiore da esibire nelle stanze delle case signorili. E proprio per questo motivo durante il 600 gli olandesi hanno ideato un contenitore adatto ad ospitarli: un vaso con piccoli cannelli, ognuno dei quali poteva ospitare un tulipano correttamente posizionato.

MONET -tre vasi di tulipani

Perfino il più grande impressionista, Monet, non perde l’occasione di mostrare i tulipani appena sbocciati nel luminoso balcone. Questi fiori danno l’impressione di essere individui dotati di vitalità, svegliati dalla luce del mattino, dalla primavera che entra imponente nelle nostre vite.

PABLO PICASSO -”Natura morta con tulipani”

Le eleganti nature morte del secolo d’oro con Picasso lasciano spazio alla quarta dimensione. Anche nel suo cubismo analitico nei tulipani continua ad essere insita la “luce del paradiso” che li contraddistingue da sempre.

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