cosa vedere a utrecht in due giorni

Cosa vedere a Utrecht-prima parte

Utrecht è una città che stupisce: ha un centro medievale bellissimo e nel suo centro storico si trovano interessanti monumenti storici, musei, locali e negozi. Appassionata di archeologia come sono, me ne sono letteralmente innamorata. In questo articolo ti racconto la mia esperienza e cosa vedere a Utrecht in due giorni.

Questa piccola città è stata parte dell’Impero Romano (cosa abbastanza rara per una città olandese) e sorge su una delle ramificazioni del fiume Reno. In epoca romana il suo nome era infatti Trajectum ad Renum cioè “zona attraversata da un fiume che raggiunge il Reno” (dal latino traiacere).

Questo articolo riguarda il mio arrivo in città e il mio racconto di viaggio nel primo giorno di permanenza, ecco un piccolo indice per aiutarti nella lettura.

  1. Arrivare a Utrecht
  2. Dove dormire
  3. Cosa vedere il primo giorno
  4. Dove cenare

Ecco il VLOG che parla di Utrecht:

ARRIVARE A UTRECHT
Ho visitato Utrecht a metà Aprile. In questo periodo dell’anno in genere il tempo è ancora rigido eccetto qualche giornata di sole che arriva ad innalzare la temperatura fino a 10 gradi centigradi. Per fortuna il tempo è stato ottimo e sono stata molto contenta di girare i vicoli della città senza il solito ombrello a portata di mano!

La città è ben collegata con tutte le stazioni ferroviarie d’Olanda e dista da Amsterdam solo 30 minuti di treno. Come sempre io sono partita da Amsterdam con il treno Intercity dell 9:35 ed alle 10:05 ero già arrivata a destinazione. Il biglietto ha un costo di 8 euro (a tratta) ed è acquistabile alle macchinette automatiche di colore giallo in stazione. Le istruzioni sono in inglese e puoi pagare con carta di credito o contanti (principalmente monete).  Io ho acquistato il biglietto sul sito delle ferrovie olandesi ns.nl ed è una soluzione che consiglio per risparmiare tempo. Ha un QR code che viene scannerizzato ai cancelli della stazione quindi non è necessario stampare il biglietto. Inoltre acquistando il biglietto sul sito ns.nl ho avuto un risparmio di 1 euro su ogni biglietto, quindi super consigliato!

Arrivata ad Utrecht sono rimasta senza parole. Ho subito avuto l’impressione di essere in una città dove architettura moderna e progresso si fondono con la tradizione storica medievale. Negli ultimi anni la stazione di Utrecht è stata sottoposta a lavori di rifacimento e ora che sono finalmente finiti il risultato è strabiliante: una volta usciti dalla stazione sono stata accolta dal grandissimo centro commerciale ‘Hoog Catharijne’ che offre 150 negozi e un veloce collegamento al centro storico della città.

Vista panoramica dall’Oudegrahct – Utrecht

DOVE DORMIRE
L’hotel in cui ho dormito si chiama NH Centre Utrecht ed è stata una vera scoperta. E’ ospitato nell’ex hotel des Pays-Bas ed ha un locale bar/ristorante annesso in cui è possibile cenare e pranzare. La mia camera era ampia e spaziosa e la vista della camera era unica: l’affaccio diretto sulla Janskerk – una delle chiese della città che offre celebrazioni in rito ecumenico oltre che eventi e concerti. Altro valore aggiunto dell’hotel è quello di essere a due passi dalla piazza principale di Utrecht DOMPLEIN. Strepitoso davvero!

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Arrivata in stazione ho raggiunto l’hotel a piedi in soli 15 minuti, Utrecht è piccolina ed è tutto a portata di mano! Inoltre dormendo in questo hotel non è necessario utilizzare i mezzi pubblici, è tutto comodamente raggiungibile a piedi. Consiglio questo hotel anche per chi vuole avere un punto di appoggio per visitare anche altre città dell’Olanda. Qualità/prezzo ottima!

DOMKERK e DOMUNDER
La mia visita è iniziata da qui: Domplein. E’ il luogo dove sorgono alcuni tra i miei luoghi preferiti di Utrecht: la Domkerk e la Domtower.

La storia di questa chiesa è molto particolare: la sua costruzione inizia nel 1254 e il suo bellissimo campanile viene completato nel 1382. A quel tempo era il più alto punto della città e soprattutto il simbolo del potere vescovile ed ecclesiastico. Ma nel 1674 fu protagonista di un evento inatteso. Un grande tornado distrusse la navata centrale che collegava l’abside alla torre. Questa parte ‘mancante’ non venne mai ricostruita ed al suo posto oggi sorge la piazza chiamata appunto Domplein.

Veduta di Domplein, statua di Graaf Jan Van Nassau

Il chiostro della Domkerk è assolutamente da visitare: San Martino, il patrono di Utrecht, è ovviamente il protagonista anche del chiostro di Domkerk. Per molto tempo il cortile fu pubblico e qui furono piantati alberi di noci e l’area fu usata come deposito, pollaio e per lo svago dei residenti che qui si incontravano a bere birra. Nel 1800 Cuypers (importantissimo architetto dell’epoca in tutti i Paesi Bassi e progettista della Stazione Centrale e del Rijksmuseum di Amsterdam tra gli altri) ha conferito al luogo l’aspetto neogotico che si ammira oggi.

Chiostro della Domkerk – Utrecht

Dopo la visita della chiesa (che ti consiglio) mi sono avventurata alla scoperta di DOMUNDER cioè i sotterranei della piazza. Ero troppo contenta di scendere nei sotterranei  e non sono rimasta delusa. Questi spazi infatti raccontano la storia di Utrecht fin dalle prime rovine romane al crollo del 1674. Solo il 20% di ciò che si trova sotto la piazza e la chiesa è stato scavato e presto inizieranno altri scavi per portare alla luce il resto delle mura romane.
L’esperienza di visita è molto ben organizzata: l’ingresso ai sotterranei si trova sotto la piazza e non è possibile visitarli in autonomia infatti io sono stata accompagnata da una guida esperta. Lo spazio è completamente buio e umido. Prima di avventurarsi nei sotterranei è obbligatorio prendere una torcia elettrica che avrà una doppia funzione: puntando infatti la torcia in una specifica direzione si possono attivare le descrizioni audio (al momento disponibili in tedesco, inglese e olandese) della zona illuminata.

Il biglietto di ingresso ha il costo di 12.50 euro a persona, 10 euro per i bambini dai 6 ai 18 anni.

DOMTOWER
La mia ultima esperienza della giornata è stata top! Dopo soli 465 gradini ho raggiunto la vetta della Domtower. Si tratta della più alta torre dei Paesi Bassi e per legge in città nessun altro edificio può essere più alto.

Vista della Domtower

Dall’ingresso dopo 59 gradini quindi a 11 metri di altezza si raggiunge la Cappella di san Michele che era la cappella privata del vescovo. Oggi è uno spazio affittabile per cerimonie di matrimonio, convegni ed altri eventi.  A 25 metri di altezza si trova la Cappella di Egmond che fu fino al 1901 la residenza privata del guardiano della torre e della sua famiglia che si occupava della manutenzione di tutto l’edificio e del congegno dell’orologio. Nella parte ancora più alta, dopo 221 gradini, si raggiunge la soffitta delle campane dove è ospitato un complesso di 14 campane del peso complessivo di 31 tonnellate, il più pesante dei Paesi Bassi e uno dal suono più intenso, secondo solo al campanile del duomo di Colonia in Germania. Le campane sono ancora suonate a mano e data la loro mole per azionarle tutte e 14 servono 25 persone.

Interno della Domtower – Utrecht

DOVE CENARE
Dopo la fatica della salita, 465 scalini si sentono tutti!, ho cenato a pochi passi dalla torre. La scelta dei ristoranti è ampissima quindi non avrai problemi a scegliere il posto che più ti piace. I locali spaziano da cucina internazionale come francese e asiatica e tipiche birrerie olandesi. Per la mia cena ad Utrecht ho scelto il Bistrò Madeleine dove ho mangiato un delizioso piatto unico a base di tonno, piselli e carote. Veramente buono!

Continua nel prossimo articolo…

LEGGI LA SECONDA PARTE DEL RACCONTO

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Articolo realizzato in collaborazione con Utrecht Tourist Information e Holland.com

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Ristorante Madeline

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